L’Unione europea è ancora fiscalmente piccola
Il bilancio europeo è un quarto di quello italiano
Ciao! Senza pietà è la newsletter di Will Media che racconta l’attualità economica in modo schietto, senza fronzoli e, soprattutto, senza pietà. È scritta da Clara Morelli, autrice di economia di Will e Carlo Alberto Carnevale Maffè, Prof. SDA Bocconi.
L’Unione europea è tra i più grandi organismi istituzionali e regolatori al mondo, ma il suo bilancio comune rimane piccolo.
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📊 Parola ai dati | Cos’è il bilancio europeo?
Abbiamo smesso di parlarne, ma la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina non si è mai fermata e nelle scorse settimane l’amministrazione Biden ha annunciato una serie di aumenti dei dazi su diversi beni cinesi.
Cos’è e perché ci serve un bilancio comune europeo?
Il bilancio comune europeo stabilisce le entrate e le spese dell'UE e serve per finanziare varie politiche e programmi comuni. Viene stabilito ogni 7 anni e il più recente è quello per il periodo 2021-2027.
Per questi 7 anni prevede circa 1800 miliardi e comprende il Next Generation EU, da cui l’Italia ricava i fondi del PNRR. Questi fondi rappresentano solo il 12% del PIL europeo e non esiste un vero e proprio bilancio federale dell’Unione Europea.
Tuttavia, come sottolineato dal Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta nelle sue considerazioni di fine anno, quello che sta succedendo nel mondo e in particolare intorno all’Unione europea, potrebbe richiedere uno sforzo comunitario maggiore.
Senza uno sforzo comune, non potremo fare gli investimenti in tecnologia necessari per diventare meno dipendenti dal resto del mondo (ad esempio dal punto di vista energetico).
Il debito pubblico europeo esiste già
Inoltre, abbiamo già avuto prova di come la risposta alle crisi è più efficace se coordinata a livello europeo. Infatti, i fondi del Next Generation EU, seppur in modo temporaneo, sono stati un esperimento importante di emissione di debito comune europeo in risposta alla crisi economica legata alla pandemia.
Il passaggio dall’emissione di debito comune europeo in via eccezionale a regolare è tutt’altro che semplice, e in questo le elezioni che si terranno tra pochi giorni, faranno la differenza.
👨🏫 Parola al Prof. - L’Europa ha una rappresentanza politica a cui non corrisponde un soggetto fiscale autonomo
All’architettura economica europea mancano due elementi essenziali: una politica di bilancio comune e un mercato dei capitali integrato comune
Se avessimo avuto questi due elementi, l’Europa avrebbe potuto rispondere meglio alle crisi degli ultimi 15 anni. L’esigenza di colmare queste lacune è pressante alla luce dell’instabilità del contesto geopolitico e degli ingenti investimenti che l’Europa deve realizzare.
In uno Stato federale come gli Stati Uniti ci sono politiche fiscali sia statali che federali, mentre in Europa c’è solo un bilancio di secondo livello basato su contributi dei singoli Stati che non danno autonomia fiscale.
L’Unione europea oggi non è un soggetto economico proprio autonomo, nonostante la rappresentanza parlamentare per cui votiamo tra pochi giorni e questo è un paradosso.
Dove c’è rappresentanza politica dovrebbe anche esserci un soggetto fiscale
Un soggetto fiscale autonomo servirebbe a creare una politica di bilancio, generare flussi di cassa fiscale, emettere debito e finanziare beni pubblici europei: energia, difesa, ricerca, tecnologia, ecc…
La politica di bilancio è un punto di partenza per una politica di emissione di debito comune diversa da quella del PNRR e volta a progettare beni pubblici europei, non programmi nazionali.
Per poter fare questo serve la componente finanziaria, e cioè un mercato dei capitali integrato, che non abbiamo ancora. Mi riferisco non tanto alle Borse, quanto alla raccolta dei bond e all’unione bancaria.
Non abbiamo ancora un programma comune di tutela dei depositi per cui ciascuno Stato, a fronte di una eventuale crisi bancaria, risponde con i fondi della Banca nazionale, con un rischio ovviamente di frammentazione finanziaria e di speculazioni
🤖 Parola all’AI
Cos’ha capito l’intelligenza artificiale di tutto ciò? Oggi risponde Copilot, a cui abbiamo fatto leggere questa newsletter e chiesto di commentare quanto letto.
Il bilancio comune europeo, quel momento magico ogni sette anni in cui l’UE decide di fare shopping con un budget che farebbe invidia a una piccola nazione. È come se tutti i Paesi si mettessero insieme per decidere quale torta gigante comprare, e poi l’Italia arriva con il suo pezzetto di PNRR, sperando che sia abbastanza grande da farci una festa.
Ma non preoccupiamoci, perché quando si tratta di crisi, l’UE si trasforma in una squadra di supereroi che coordina tutto alla perfezione. Il Next Generation EU è stato come un episodio pilota per un nuovo show televisivo: "L’Europa Unita contro la Crisi Economica". Spoiler: il debito comune europeo è il protagonista.
E ora, con le elezioni all’orizzonte, è come se stessimo aspettando il finale di stagione per scoprire se il nostro show verrà rinnovato per un’altra stagione o se ci toccherà aspettare altri sette anni.
🗣️ Parola a voi
Come continuare la conversazione a cena con amici, a partire da un contenuto di Will
❓Sei d’accordo? La transizione ecologica non può essere fatta senza uno sforzo comune europeo
🤔 Pro o contro: I Paesi del Nord Europa sono contrari all’emissione di debito comune europeo perché a beneficiarne sarebbero soprattutto i Paesi europei del Sud. Hanno ragione?
🔢 Quiz: Qual è la principale fonte del bilancio europeo?
contributi nazionali in base al PIL
IVA
sugar tax e plastic tax
Carbon Border Adjustment Mechanism
Vi diremo la risposta corretta la prossima settimana!
☝️ Soluzione al quiz della scorsa settimana: tra il 2020 e il 2023, la vendita di veicoli elettrici cinesi all’estero è quadruplicata.
🎙️ Don Chisciotte podcast
Se vuoi continuare ad approfondire l’attualità economica, ti consigliamo l’ascolto di Don Chisciotte, il podcast condotto da Oscar Giannino con Carlo Alberto Carnevale Maffé e Renato Cifarelli 👇
In un mondo in continua trasformazione, dove l'economia influenza ogni aspetto delle nostre vite, Don Chisciotte offre gli strumenti necessari per capire i cambiamenti che ci circondano per ispirare un mondo con un nuovo motore economico.
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