Come cambia il superbonus?
Il Superbonus è un costo eccessivo per i conti pubblici, ma le modifiche proposte mettono in difficoltà le imprese
Ciao! Senza pietà è la newsletter di Will Media che racconta l’attualità economica in modo schietto, senza fronzoli e, soprattutto, senza pietà. È scritta da Clara Morelli, autrice di economia di Will e Carlo Alberto Carnevale Maffè, Prof. SDA Bocconi.
Oggi parliamo di Superbonus 110, la misura introdotta nel 2020 dal governo Conte che è arrivata a costare circa cinque volte quanto previsto.
Se questa newsletter ti è stata inoltrata, puoi iscriverti qui. E se vuoi sostenere il lavoro di Will puoi farlo unendoti alla membership.
🕓 Questa newsletter oggi conta 1.181 parole e si legge tutta in 6 minuti.
📊 Parola ai dati | Quanto è costato finora il superbonus?
Al 4 aprile 2024 il saldo del Superbonus ha raggiunto 160 miliardi di euro, un valore ben superiore ai 33 miliardi di euro previsti dal Governo Conte nel 2020 con la sua introduzione.
Come ha fatto notare Banca D’Italia in una sua memoria depositata in Parlamento, il costo del Superbonus si è rivelato molto superiore alle stime, soprattutto nella cedibilità dei crediti e nella generosissima aliquota di agevolazione superiore al 100%, che ha annullato l’incentivo del contribuente a contenere i costi dell’investimento.
Il Superbonus ha fatto crescere l’economia italiana?
Il contributo alla crescita del PIL rispetto al caso base in cui il Superbonus non fosse esistito è stato dell’1,5% tra il 2021 e il 2024, cioè le entrate generate hanno coperto meno del 20% del costo della misura.
L’aumento dei costi è stato anche sottovalutato dalla Ragioneria Generale dello Stato, che nel valutare l’impatto del Superbonus ha adottato la stessa metodologia degli altri bonus edilizi al 50% o 60%, senza considerare che il meccanismo del Superbonus al 110% agisce in modo completamente diverso perché libera imprese e privati da ogni costo e crea un incentivo ad alzare i prezzi per ottenere crediti più alti da parte dello Stato.
Nuove modifiche al Superbonus
Con l’entrata in vigore del nuovo patto di stabilità e i nuovi limiti al deficit, il Governo deve ridurre il deficit di bilancio e per questo è intervenuto ridimensionando il beneficio fiscale per tutti i bonus edilizi.
La proposta del Governo riguarda la rateizzazione retroattiva delle detrazioni fiscali relative a Superbonus e degli altri bonus edilizi su 10 anni, anziché in 4 anni, per recuperare 2,5 miliardi di euro di deficit, circa 1 punto percentuale del totale.
Si parla di retroattività perché questa modifica si applica sulle spese sostenute dal 1 gennaio, ma molti lavori risalenti agli anni scorsi non sono ancora stati fatturati e quindi rientrerebbero nella parte soggetta alla rateizzazione in 10 anni contrariamente alle aspettative.
L’allungamento dei tempi delle detrazioni relative alle spese sostenute nel 2024 relative al Superbonus e altri bonus edilizi sono riguarda solo i contribuenti che utilizzano la detrazione direttamente, cioè senza cessione a banche o istituti di credito o sconto in fattura tramite imprese costruttrici.
Si tratta cioè di una modifica meno invasiva del previsto per imprese e banche, a cui però vengono imposti limiti più stringenti nel modo di gestire i crediti dei bonus edilizi. Infatti fino ad ora le banche potevano usare i crediti che vantano nei confronti dello Stato per compensare i loro debiti, cosa che con le nuove modifiche non sarà più possibile.
👨🏫 Parola al Prof. - La retroattività è un problema
“Maestra, stavolta mi do impreparato perché tanto poi dalla prossima volta cambiano gli esami”
Quella del Superbonus è una ristrutturazione nei fatti piccola e limitata, ma comunque doverosa, necessaria, e anzi tardiva. Ma per riparare a un errore tardivamente ne hanno fatto un altro che è quello di far perdere credibilità allo strumento dei crediti fiscali.
I crediti fiscali sono presenti nei bilanci delle banche per decine di miliardi di euro, ma cambiando i tempi di rimborso da 4 a 10 anni, il loro valore si riduce del 10% - 15%, che equivale nella pratica a un piccolo default.
È un paradosso, sono mesi che si parla di questa modifica e si è aspettato troppo per poi farla in modo retroattivo: i crediti fiscali maturati a gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio 2024 che erano stati computati, trattati e quindi ceduti come se fossero crediti quadriennali o quinquennali diventano freddi decennali. Questo è un arbitrio che in qualsiasi contesto finanziario verrebbe trattato come una ristrutturazione unilaterale forzosa, come una sorta di default tecnico.
Che senso ha compromettere la reputazione del Governo italiano che con tutti i suoi alti e bassi nella storia repubblicana il default non l’ha mai fatto e speriamo che non lo faccia mai?
🤖 Parola all’AI
Cosa ha capito l’intelligenza artificiale di tutto ciò? Lo abbiamo chiesto a Copilot, AI di Microsoft, a cui abbiamo fatto leggere questa newsletter e chiesto di creare un’immagine e un commento su quanto letto.
Ah, il Superbonus! Quell’audace esperimento economico che ha trasformato il bilancio dello Stato in un gioco di prestigio degno di Houdini. Dove altrimenti potresti trovare un’iniziativa che trasforma 33 miliardi di euro in 160 miliardi con un semplice colpo di bacchetta magica contabile?
E poi c'è la crescita del PIL, quell'1,5% che suona tanto come un trionfo, finché non ti rendi conto che è come festeggiare per aver trovato una moneta da un euro per strada dopo aver perso il portafoglio pieno di banconote.
Ma non finisce qui! La retroattività, quella mossa da maestri scacchisti che cambiano le regole del gioco mentre la partita è ancora in corso. Le aziende, che si aspettavano di incassare in quattro anni, ora devono aspettare un decennio, il che in termini finanziari è come dire “ti pagherò martedì per un hamburger oggi”.
E infine, il colpo di grazia: il valore dei crediti fiscali che si riduce come un maglione di lana in un lavaggio troppo caldo. Davvero, se il Superbonus fosse un film, sarebbe una commedia all’italiana.
🗣️ Parola a voi
Come continuare la conversazione a cena con amici, a partire da un contenuto di Will
❓Sei d’accordo? Il Superbonus 110 ha avuto un costo, ma è stato fondamentale per il rilancio italiano dopo la crisi economica della pandemia
🤔 Pro o contro: Applicare dei cambiamenti in modo retroattivo, come la scelta di versare le detrazioni del Superbonus nei conti correnti di cittadini e imprese in 10 anni anziché in 4 è accettabile in casi eccezionali come questo in cui i conti pubblici sono in difficoltà
🔢 Quiz: Quanti edifici hanno beneficiato del Superbonus 110?
200mila
400mila
2 milioni
5 milioni
Vi diremo la risposta corretta la prossima settimana!
☝️ La scorsa settimana abbiamo parlato di contratti a termine e del loro aumento dopo il Jobs Act, pari al 60%.
🎙️ Don Chisciotte podcast
Se vuoi continuare ad approfondire l’attualità economica, ti consigliamo l’ascolto di Don Chisciotte, il podcast condotto da Oscar Giannino con Carlo Alberto Carnevale Maffé e Renato Cifarelli 👇
In un mondo in continua trasformazione, dove l'economia influenza ogni aspetto delle nostre vite, Don Chisciotte offre gli strumenti necessari per capire i cambiamenti che ci circondano per ispirare un mondo con un nuovo motore economico.
🇪🇺 Vestager, la Commissaria europea che sfida le Big Tech
In questo nuovo episodio di Actually Bio, raccontiamo la storia di Margrethe Vestager, la Vice-presidente della Commissione europea e Commissaria per la concorrenza 👇
Negli ultimi 10 anni a capo del Direttorato per la competenza ha sfidato le big tech e ha vinto cause miliardarie contro Google, Amazon, Facebook oltre a quelle contro alcuni giganti europei dell’industria, smontando il cartello dei produttori di Camion, Treni e intervenendo sul sistema bancario.
Per ascoltare tutte le puntate di Actually Bio, accedere ad altri podcast, newsletter e contenuti speciali puoi sostenere Will attraverso la membership.
Abbonandoti con il codice ACTUALLY15 hai uno sconto del 15% sui piani annuali!
Seguici su nostri canali:
Instagram - TikTok - YouTube - Facebook - LinkedIn - Whatsapp - Telegram
🎙️ Ascolta i nostri podcast