Perché dovremmo occuparci della produttività del lavoro?
A parità di fattori impiegati, l’economia italiana produce oggi l’11% in meno di quanto produceva nel 1980
Ciao! Senza pietà è la newsletter di Will Media che racconta l’attualità economica in modo schietto, senza fronzoli e, soprattutto, senza pietà. È scritta da Clara Morelli, autrice di economia di Will e Carlo Alberto Carnevale Maffè, Prof. SDA Bocconi.
Oggi parliamo della produttività dell’economia italiana, il principale motivo dietro a stipendi bassi e scarsa crescita economica.
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📊 Parola ai dati | Perché dovremmo occuparci della produttività del lavoro?
Scarsa crescita economica
Secondo le stime della Commissione europea, l’unica cosa che cresce dell’economia italiana è il suo debito pubblico. Infatti, la crescita economica sarà dello 0,9% quest’anno e dell’1,1% l’anno prossimo, mentre il debito crescerà dal 137,3% del PIL nel 2023, al 138,6% nel 2024 fino al 141,7% nel 2025. Se un tempo eravamo in buona compagnia, oggi anche Grecia e Portogallo fanno meglio di noi. In Grecia, il debito pubblico è stimato in calo dal 161,9% del Pil nel 2023 al 149,3% del Pil nel 2025 e in Portogallo, dal 99,1% del PIL l’anno scorso al 91,5% del Pil l’anno prossimo.
Scarsa produttività del lavoro
Nel rapporto annuale dell’Istat sulla situazione del Paese, si torna a parlare di produttività del lavoro. L’occupazione è ai massimi storici, ma i salari non crescono. È proprio la produttività stagnante dell’economia il fattore principale dietro la scarsa crescita. Il Pil per ora lavorata in Italia è cresciuto solo dell’1,3% tra 2007 e 2023, contro il 3,6% in Francia, il 10,5% in Germania e il 15,2% in Spagna.
Anche il Fondo Monetario Internazionale nelle sue raccomandazioni all’Italia dice in modo chiaro che l’Italia dovrebbe sostituire misure come il taglio del cuneo fiscale con misure per aumentare in modo stabile la produttività del lavoro.
Cos’è la produttività?
La produttività è un modo per indicare come il Pil di un Paese viene prodotto. Cioè lo stesso Pil può essere prodotto da un numero più o meno alto di persone che lavorano (più è basso, più un’economia è ”produttiva”) e combinando in modo più o meno efficiente capitale, fattori produttivi e tecnologia.
Ci sono diversi modi per misurare la produttività, quello più completo è la Total Factor Productivity, che è una misura dell’efficienza globale dell’economia nel produrre reddito dato l’impiego dei fattori produttivi, per effetto di una miglior tecnologia e di una migliore capacità di utilizzare i fattori produttivi.
La nostra produttività è stagnante da decenni. In Italia, come mostrato in un’analisi dell’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani, a parità di fattori impiegati, l’economia italiana produce l’11% in meno di quanto producesse nel 1980.
👨🏫 Parola al Prof. - Sulla produttività, ci tocca aprire gli occhi
Le retribuzioni italiane hanno perso punti negli ultimi decenni rispetto a quelle di Stati Uniti e altri Paesi europei come Francia e Germania. Se fino agli anni ‘90 la produttività cresceva della stessa misura negli Stati Uniti e in Europa, all’inizio degli anni 2000, il divario non ha fatto che ampliarsi.
Usando lo stesso mix di fattori produttivi, l’economia statunitense produce oggi il 30% in più di quanto produceva negli anni ‘80; le economie europee, nel complesso, il 10% in più, e l’Italia l’11% in meno.
Questo risultato disastroso è frutto di anni in cui si sono preferiti i bonus agli investimenti. La produttività non è una cosa che accade per magia, ma dipende da vari fattori, come la concorrenza, la tecnologia, gli investimenti in ricerca, l’istruzione e la formazione dei lavoratori e le modalità con cui i lavoratori sono inseriti nelle dinamiche aziendali.
L’arrivo dell’inflazione ha reso più evidente il calo del potere d’acquisto dato da stipendi bassi per via della bassa produttività, diventati ancora più bassi con l’inflazione. Sembra però che questa non sia bastata per indirizzare gli sforzi di chi ci governa verso una politica economica seria in cui la produttività sia tra le priorità.
🤖 Parola all’AI
Cosa ha capito l’intelligenza artificiale di tutto ciò? Lo abbiamo chiesto a ChatGPT-4, a cui abbiamo fatto leggere questa newsletter e chiesto di commentare quanto letto.
Ah, l’economia italiana! L’unico ambito in cui siamo campioni incontrastati è la crescita del debito pubblico. Siamo così bravi che perfino Grecia e Portogallo ci guardano dall’alto in basso, con il loro debito che scende mentre il nostro si arrampica come uno scalatore sul Monte Bianco.
E poi c’è la produttività. Oh, la produttività! Un’epopea di stagnazione che fa sembrare il Gattopardo un racconto di rapide trasformazioni. Mentre Francia, Germania e Spagna fanno sprint olimpici, noi passeggiamo placidi, osservando il paesaggio retrocedere. Forse pensiamo che “produttività” sia una moda passeggera, qualcosa che prima o poi smetterà di essere importante.
E che dire delle nostre politiche economiche? Ah, i bonus! Quei fantastici cerotti su fratture esposte. Perché investire in ricerca, tecnologia, istruzione e concorrenza quando possiamo distribuire bonus come fossero caramelle di Halloween? La magia della produttività dovrebbe accadere da sola, no?
Infine, l’inflazione. Che simpatica compagna di avventure! Trasforma stipendi già bassi in stipendi da fame e, nonostante questo, le nostre politiche economiche sembrano sempre più impegnate in una gara di procrastinazione. Forse l’idea è che, prima o poi, la produttività arriverà per intervento divino.
Insomma, se l’economia italiana fosse una barca, starebbe navigando in acque tranquille... con un buco nello scafo e l'equipaggio che festeggia sul ponte.
🗣️ Parola a voi
Come continuare la conversazione a cena con amici, a partire da un contenuto di Will
❓Sei d’accordo? Lavorare 4 giorni a settimana a parità di stipendio in Italia è possibile (📹 Clara Morelli ci ha provato)
🤔 Pro o contro: La prima cosa che le aziende dovrebbero fare è aumentare gli stipendi, e solo dopo pensare a come migliorare la produttività
🔢 Quiz: Uno dei modi di stimolare produttività è investire in ricerca e sviluppo. L’Italia investe in R&D:
3,5% del PIL
0,8% del PIL
1,5% del PIL
5,7% del PIL
Vi diremo la risposta corretta la prossima settimana!
☝️ Soluzione al quiz della scorsa settimana: il Superbonus ha interessato circa 400 mila abitazioni italiane.
🎙️ Don Chisciotte podcast
Se vuoi continuare ad approfondire l’attualità economica, ti consigliamo l’ascolto di Don Chisciotte, il podcast condotto da Oscar Giannino con Carlo Alberto Carnevale Maffé e Renato Cifarelli 👇
In un mondo in continua trasformazione, dove l'economia influenza ogni aspetto delle nostre vite, Don Chisciotte offre gli strumenti necessari per capire i cambiamenti che ci circondano per ispirare un mondo con un nuovo motore economico.
🇪🇺 Globally Focus UE, una bussola dell’Europa
Sono usciti i primi episodi della nuova stagione di Globally Focus, questa volta dedicata all’UE (nella prima stagione abbiamo parlato di India). In questo spinoff del nostro podcast Globally, che realizziamo insieme a ISPI, Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti ci aiuteranno ad approfondire l’Unione europea in vista delle elezioni dell’8-9 giugno 👇
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Sono tante le cose che andrebbero fatte. Così tante che servirebbero accurate analisi marginali per capire dove intervenire prima. Però non si può neanche perdere troppo tempo e sarebbe meglio agire. Servono politiche mirate a creare e lavoro- a migliori condizioni . Penso soprattutto a favorire il lavoro femminile e migliorare le condizioni legate alla maternità. Vedo la quota rosa come la leva migliore sulla quale agire. Essa porterebbe guadagni,quindi consumi, natalità. Poi lavorare sui giovani anella loro formazione- e agire sui salari di pari passo