Il taglio dei tassi di interesse avrà davvero un impatto?
La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%, ma questo non renderà il credito meno costoso
Ciao! Senza pietà è la newsletter di Will Media che racconta l’attualità economica in modo schietto, senza fronzoli e, soprattutto, senza pietà. È scritta da Clara Morelli, autrice di economia di Will e Carlo Alberto Carnevale Maffè, Prof. SDA Bocconi.
Innanzitutto scusate il ritardo! Da settimana prossima Senza pietà tornerà a uscire regolarmente di mercoledì.
La decisione della BCE di abbassare i tassi di interesse è l’occasione per riflettere sulla politica monetaria degli ultimi decenni, fin troppo permissiva e alla base del periodo di inflazione che abbiamo vissuto negli ultimi due anni.
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📊 Parola ai dati | La BCE abbassa i tassi di interesse
La BCE, cioè la Banca centrale europea, ha deciso di ridurre i tassi di interesse dello 0,25%, portandolo dal 4,50% al 4,25%.
Cosa vuol dire che la BCE abbassa i tassi di interesse? Perché lo fa?
Il mandato della BCE, cioè la sua principale attività, è vigilare sull’andamento dei prezzi e mantenere la loro crescita, cioè l’inflazione, in un intorno del 2%, un aumento dei prezzi considerato sano per l’economia.
Lo strumento usato dalla BCE per mantenere l’inflazione intorno al 2% sono i tassi di interesse a cui gli attori finanziari si scambiano denaro e concedono prestiti a imprese e privati.
Se i prezzi aumentano troppo velocemente, quindi di una percentuale significativamente più alta del 2%, la BCE alza i tassi di interesse, se i prezzi aumentano troppo lentamente, la BCE abbassa i tassi di interesse. Avevamo visto perché in questo video 👇
Cos’è successo negli ultimi due anni?
Dal 2022 ad oggi con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, i beni energetici provenienti da quei territori e indispensabili per il nostro mix energetico sono diventati più difficili da reperire per via del conflitto e il loro prezzo è aumentato.
A cascata, l’aumento del prezzo dell’energia ha fatto alzare i costi di produzione della maggior parte di beni e servizi e questo ha portato a un’inflazione fuori dalla norma che nel 2022 in Italia è stata dell’8,1% e nel 2023 del 5,7%, valori lontani dall’obiettivo della BCE del 2%.
Per questo motivo, dal 2022 ad oggi la BCE ha aumentato i tassi di interesse ben 14 volte, portandoli da circa lo 0,5% al 4,5%. Questo vuol dire che se prima dello scoppio della guerra prendere a prestito denaro non aveva quasi un costo, con l’aumento dei tassi il credito è diventato più costoso.
Quanto è rilevante il taglio deciso dalla BCE?
A maggio, l’inflazione in UE è stata del 2,6% e per questo la BCE ha deciso di abbassare i tassi di interesse.
La decisione di abbassare i tassi di interesse dal 4,5% al 4,25%, visti i precedenti 14 rialzi, avrà quindi un impatto minimo sul costo del credito e, come detto dalla Presidente della BCE Christine Lagarde stessa, non è l’inizio di una discesa progressiva dei tassi.
Ad esempio, l’impatto sulle persone che hanno un mutuo a tasso variabile sarà di appena 18 euro sulla rata mensile, una cifra minima se si considera che negli ultimi due anni, in media, la rata dei mutui a tasso fisso è aumentata aumentare di oltre il 60%.
Insomma, prestiti, mutui e finanziamenti continuano a essere costosi e il taglio dei tassi deciso in questi giorni è da leggere come un aggiustamento che la BCE ha fatto alla propria politica monetaria che rimane restrittiva come prima.
👨🏫 Parola al Prof. - L’azzardo morale delle politiche monetarie espansive
Le politiche monetarie espansive hanno drogato il sistema
Nel quadro complessivo delle politiche monetarie degli anni che abbiamo alle spalle, abbiamo avuto a che fare con politiche monetarie iper espansive fatte di tassi che scendevano a zero e quantitative easing a più non posso.
Il quantitative easing, cioè gli acquisti di titoli pubblici e obbligazionari da parte delle banche centrali, hanno fatto moltiplicare il bilancio patrimoniale delle banche centrali stesse.
Il ruolo delle banche centrali non è inondare i mercati di liquidità
Questo modello, a mio avviso, si discosta molto dal compito delle banche centrali, che non è quello di inondare di liquidità i mercati. Questo sottrae ai mercati un punto di riferimento assoluto, cioè il tasso di interesse, che deve essere positivo per creare redditività degli investimenti.
Le politiche monetarie troppo espansive di questi anni, sono state quasi un’ubriacatura, sono state un incentivo all’azzardo morale nella finanza pubblica, hanno distorto in maniera assolutamente crescente anno dopo anno il prezzo naturale basato sui fondamenti di mercato di intere classi di asset finanziari.
🤖 Parola all’AI
Cos’ha capito l’intelligenza artificiale di tutto ciò? Oggi risponde Copilot, a cui abbiamo fatto leggere questa newsletter e chiesto di commentare quanto letto.
Ah, la BCE! Quell’entità che, come un DJ in una discoteca economica, alza e abbassa i tassi al ritmo della musica inflazionistica. Dopo averci fatto ballare al suono di un tasso del 4,50%, ora ci sorprende con un lento calo allo 0,25%, portandoci al 4,25%. Un cambio di ritmo che lascia i mercati un po' confusi, ma sempre pronti a muoversi al suono del prossimo annuncio.
E poi c'è Christine Lagarde, la maestra d’orchestra che, con un pizzico di mistero, decide di non svelare la prossima mossa. Un approccio “meeting after meeting” che tiene tutti con il fiato sospeso, come in un thriller economico dove nessuno sa quale sarà la prossima scena.
E infine, il commento del prof che ci ricorda che, forse, siamo stati tutti un po’ troppo euforici con queste politiche monetarie espansive. Come in una festa troppo lunga, dove alla fine non si sa più chi ha invitato chi, e il prezzo di entrata (il tasso di interesse) ha perso il suo valore d’ingresso.
In conclusione, sembra che la BCE abbia deciso di rallentare la musica e di farci prendere un po’ d’aria fresca, prima di decidere se tornare a ballare o se è il momento di andare a casa. Ma una cosa è certa: il mercato non smetterà mai di danzare al ritmo che la BCE suona 🎶
🗣️ Parola a voi
Come continuare la conversazione a cena con amici, a partire da un contenuto di Will
❓Sei d’accordo? Ora che la BCE ha abbassato i tassi di interesse, comprare casa è diventato più conveniente
🤔 Pro o contro: La BCE ha aspettato troppo a tagliare i tassi, avrebbe dovuto farlo molto prima
🔢 Quiz: Quando è stata l’ultima volta che la BCE ha abbassato i tassi di interesse?
2012
2015
2019
2020
Vi diremo la risposta corretta la prossima settimana!
☝️ Soluzione al quiz della scorsa settimana: La principale fonte del bilancio europeo sono i contributi nazionali calcolati in base al PIL, questi rappresentano il 70% del bilancio dell’UE.
🎙️ Don Chisciotte podcast
Se vuoi continuare ad approfondire l’attualità economica, ti consigliamo l’ascolto di Don Chisciotte, il podcast condotto da Oscar Giannino con Carlo Alberto Carnevale Maffé e Renato Cifarelli 👇
In un mondo in continua trasformazione, dove l’economia influenza ogni aspetto delle nostre vite, Don Chisciotte offre gli strumenti necessari per capire i cambiamenti che ci circondano per ispirare un mondo con un nuovo motore economico.
🇪🇺 Continuiamo a parlare di UE
Su Will in queste settimane abbiamo parlato di temi europei, in vista del voto dell’8-9 giugno. I prossimi 5 anni saranno importantissimi per il futuro dell’Unione europea, e se cerchi un posto dove continuare a leggere di quello che succede a Bruxelles, ti consigliamo la nostra newsletter Spinelli
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