Un modo per combattere l’evasione fiscale esiste già e sappiamo che funziona
Se l’evasione fiscale degli ultimi 40 anni fosse stata anche solo di un ottavo inferiore a quella effettiva, il debito pubblico italiano sarebbe il 70% Pil, e non al 150%
Ciao! Senza pietà è la newsletter di Will Media che racconta l’attualità economica in modo schietto, senza fronzoli e, soprattutto, senza pietà. È scritta da Clara Morelli, autrice di economia di Will e Carlo Alberto Carnevale Maffè, Prof. SDA Bocconi.
L’evasione fiscale in Italia è tra le più alte d’Europa, ma negli anni siamo migliorati molto grazie al sempre più frequente uso dei pagamenti digitali.
Se questa newsletter ti è stata inoltrata, puoi iscriverti qui.
🕓 Questa newsletter oggi conta 1.101 parole e si legge tutta in 6 minuti
📊 Parola ai dati | L’evasione fiscale si può combattere?
Se l’evasione fiscale degli ultimi 40 anni fosse stata anche solo di un ottavo inferiore a quella effettiva, il debito pubblico italiano sarebbe il 70% Pil, e non al 150%.
L’evasione fiscale in Italia è tra le più alte d’Europa, ma negli anni siamo migliorati molto grazie al sempre più frequente uso dei pagamenti digitali.
Come si misura l’evasione fiscale?
La misura ufficiale dell’evasione fiscale è il tax gap, cioè il divario tra le imposte e i contributi effettivamente versati e le imposte e i contributi che in teoria lo Stato raccoglierebbe se tutti i cittadini pagassero tutte le tasse che devono.
Il gap complessivo di tasse non incassate dallo Stato è pari a 96,3 miliardi di euro ogni anno - quasi quanto la spesa pubblica annuale in istruzione. Rispetto al passato, è un risultato positivo.
Nel 2019 l’evasione complessiva ammontava a 99,7 miliardi di euro e nel 2018 a 102,4 miliardi di euro del 2018. Solo nel 2022 sono stati recuperati 20,2 miliardi di euro evasi: il dato più alto di sempre.
Oltre a misurare quante tasse in teoria avrebbe dovuto incassare lo Stato, è possibile calcolare anche la propensione ad evadere, che è il rapporto tra l’effettivo divario in miliardi di euro e il gettito fiscale teorico totale. Più il dato è alto, maggiore è la propensione a evadere le tasse.
Ad esempio, la propensione ad evadere l’IRPEF da parte dei lavoratori autonomi e delle imprese individuali è del 69,7%: questo vuol dire che per ogni 100 euro che lo Stato avrebbe in teoria diritto di incassare in tasse, ne incassa solo 30,3 euro.
Cosa si è provato a fare e cosa ha avuto successo?
Secondo l’ultima Relazione sull’evasione fiscale e contributiva del Ministero dell’economia e finanze, il tax gap, cioè il divario tra le tasse versate e il totale delle tasse che lo Stato incasserebbe se tutti pagassero le tasse si è ridotto, passando da 107 miliardi di euro nel 2016 a 87 miliardi all’inizio del 2021.
Ci sono diversi motivi per cui questa riduzione si è verificata. Innanzitutto, durante la pandemia, sono cambiate le abitudini di consumo delle persone. Si è ridotta la spesa per servizi ed è aumentata quella per beni durevoli.
L’impatto sull’evasione è stato significativo perché la propensione all’evasione è maggiore quando si sta pagando per ricevere un servizio (pensiamo al caffè al bar per cui non viene emesso lo scontrino o un intervento domestico pagato in nero).
Diminuiti i consumi per servizi, è diminuita anche l’IVA evasa annessa a queste prestazioni.
Ma non è l’unico fattore responsabile del calo dell’IVA evasa. La relazione si è concentrata sulla riduzione dell’evasione indotta dall’aumento delle transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici, la cui quota sul totale dei consumi è cresciuta di circa 10 punti percentuali tra la fine del 2019 e l’ultimo trimestre del 2021 (dal 30% del 2019 al 40% registrato nell’ultimo trimestre del 2021).
Secondo le stime effettuate, a parità di altre condizioni, l’aumento di un punto percentuale della quota di pagamenti elettronici sul totale dei consumi e la relativa riduzione del contante hanno determinato un aumento del gettito IVA di circa 0,4 punti percentuali.
👨🏫 Parola al Prof. - Il contante è un vincolo, la moneta digitale è libertà
La trasformazione del sistema dei pagamenti va molto più in là della semplice apertura di un nuovo canale digitale
La trasformazione non è tanto tecnologica o meramente finanziaria, quanto socio-culturale. Come è stato il web venti anni fa.
I pagamenti elettronici amplificano il valore della relazione d’acquisto, sia per la domanda sia per l’offerta. Sia gli utilizzatori sia i merchant vogliono estrarre più valore dal processo di pagamento, estendendo la catena del valore dall’acquisto alla relazione.
Il pagamento digitale rappresenta una relazione di valore
Il pagamento con la carta dà più valore agli euro spesi, perché consente una manciata di opportunismo in cambio di un pizzico di fedeltà. I pagamenti digitali consentono profilazione, marketing mirato, gestione della relazione, benchmarking.
Già molti esercenti hanno capito il valore relazionale dei pagamenti digitali e nel frattempo, l’evasione fiscale scende.
🤖 Parola all’AI
Cos’ha capito l’intelligenza artificiale di tutto ciò? Oggi risponde ChatGPT-4, a cui abbiamo fatto leggere questa newsletter e chiesto di commentare quanto letto.
Ah, l’evasione fiscale! Quella pratica tanto amata quanto il caffè al bar senza scontrino. Se solo l’evasione fosse stata un po’ meno timida negli ultimi 40 anni, il nostro debito pubblico sarebbe stato come un adolescente in crescita: solo il 70% del PIL, invece di quel robusto 150%. Ma hey, almeno ora abbiamo i pagamenti digitali! È come se il nostro debito stesse facendo una dieta digitale, mentre l’evasione si lamenta: ’Ma io ero più felice quando c’era solo il contante!🤑📱
🗣️ Parola a voi
Come continuare la conversazione a cena con amici, a partire da un contenuto di Will
❓Sei d’accordo? I condoni fiscali possono essere utili a far emergere l’evasione
🤔 Pro o contro? Ogni esercente dovrebbe accettare i pagamenti elettronici per ogni cifra, anche le più piccole
🔢 Quiz: Quanto valgono in media le commissioni bancarie sui pagamenti elettronici?
0,7 - 1,2 centesimi
2 - 3 centesimi
3 - 5 centesimi
5 - 10 centesimi
Vi diremo la risposta corretta la prossima settimana!
☝️ Soluzione al quiz della scorsa settimana: se le aziende producessero allo stesso livello delle migliori del campione internazionale la ricaduta sul Pil sarebbe del +6%.
🎙️ Don Chisciotte podcast
Se vuoi continuare ad approfondire l’attualità economica, ti consigliamo l’ascolto di Don Chisciotte, il podcast condotto da Oscar Giannino con Carlo Alberto Carnevale Maffé e Renato Cifarelli 👇
In un mondo in continua trasformazione, dove l’economia influenza ogni aspetto delle nostre vite, Don Chisciotte offre gli strumenti necessari per capire i cambiamenti che ci circondano per ispirare un mondo con un nuovo motore economico.
🎓 La New Media Academy di Chora & Will
Abbiamo presentato la nostra New Media Academy, il nuovo progetto di formazione in digital journalism e podcasting che abbiamo lanciato insieme a Chora Media.
È venuta tanta gente e non vediamo l'ora di iniziare: i corsi cominceranno a settembre, e fino al 7 luglio ci si può iscrivere con uno sconto!
Seguici su nostri canali:
Instagram - TikTok - YouTube - Facebook - LinkedIn - Whatsapp - Telegram
🎙️ Ascolta i nostri podcast